sabato 30 aprile 2011

Il viandante della libertà Jacopo Lombardini (1892-1945) di Lorenzo Tibaldo


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Lorenzo Tibaldo

Il viandante della libertà

Jacopo Lombardini (1892-1945)

2011 Claudiana editrice pp. 183 euro 15,00


Nato in una famiglia di minatori di tradizioni re­pubblicane e antifascista convinto, Jacopo Lom­bardini (Gragnana, 1892-Mauthausen, 1945) ha dedicato la sua vita alla causa della libertà, rappre­sentando la parte migliore della storia dell’Italia, quella democratica e repubblicana che si esprime nella Costituzione.

Alimentate dalla fede evangelica, cui Lombardini si converte nel 1924, le sue idee – che trovano la loro radice in Mazzini, Garibaldi e nell’epopea risorgi­mentale – si riaffermano in seguito nella lotta par­tigiana contro il nazifascismo. Una coerenza di scelte di vita che lo porta alla morte nel campo di sterminio di Mauthausen, dove viene ucciso il 24 aprile 1945, alla vigilia della Liberazione.


claudiana srl

Via S. Pio V 15 - 10125 Torino - tel. 011.668.98.04 - fax 011.65.75.42

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giovedì 28 aprile 2011

Toso: Memorie di un partigiano montenegrino



Toso: Memorie di un partigiano montenegrino

L'ANPI è a fianco della CGIL e dei lavoratori in sciopero il 6 maggio

Roma, 28 aprile 2011

L’ANPI è a fianco della CGIL e dei lavoratori in sciopero il 6 maggio
prossimo, condividendone preoccupazioni, contenuti e finalità.
E’ a rischio il diritto che fonda la nostra identità repubblicana: il
lavoro, oggi minacciato, vilipeso e privato di dignità; sono a rischio
diritti fondamentali, garantiti, in linea di principio, dalla Costituzione.
L’ANPI invita dunque tutti i suoi iscritti, gli antifascisti e i democratici
a manifestare ai lavoratori in lotta la loro solidarietà e il loro
sostegno.

IL COMITATO NAZIONALE ANPI

venerdì 22 aprile 2011

25 APRILE 2011

logo ANPI           Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Ente Morale D.L. 5 aprile 1945 n. 224
Via Giovanni Grioli, 40 – 06132 San Sisto Perugia 0755280053
Via Cave, 7 – 06034 Foligno cell. 3391312122
COMITATO PROVINCIALE di PERUGIA
BD10256_

25 APRILE 2011

I Partigiani viventi e l’ANPI di Perugia ribadiscono con orgoglio che la RESISTENZA è stata GUERRA DI LIBERAZIONE, non guerra civile.
LIBERAZIONE del suolo italiano dall’invasore tedesco. LIBERAZIONE dalle nefande e dolorose ideologie del fascismo e del nazismo.
Tutte le truppe organizzate dalla RSI e dal generale Graziani si erano schierate con l’invasore nazista, e tutte le formazioni prendevano ordini dai tedeschi. Diverse bande fasciste giurarono fedeltà a Hitler, e non all’Italia, così come, dal settembre 1943, la Germania sottrasse alla sovranità italiana, e alla Repubblica satellite di Mussolini, le provincie di Belluno, Trento, Bolzano, Gorizia, Udine e Trieste, facendole governare e controllare direttamente dai reparti delle SS. L’Italia legale era quella del Re e dal suo Governo, che istituì il reato di “collaborazionismo con il tedesco invasore”, e che, nei processi istruiti condannò migliaia di soldati e ufficiali fascisti quali traditori della Patria. Va ricordato che la RSI non possedeva moneta propria, né francobolli, e che, ad eccezione della Germania e del Giappone, non fu riconosciuta come stato , neppure dal Vaticano e dalla Spagna franchista. Fu GUERRA DI LIBERAZIONE.
Al tavolo della pace, l’Italia ebbe credito per merito dei 45.000 morti Partigiani. Rendiamo onore e ringraziamo i caduti in combattimento, nei campi di sterminio, i fucilati, gli impiccati, i torturati che hanno testimoniato con la propria vita la libertà, contro il totalitarismo e contro la RSI, delatrice e sostenitrice dei nazisti.
La RESISTENZA è stato un movimento spontaneo, che, nelle sue componenti partigiana, popolare e militare, ha combattuto per conquistare la democrazia, l’uguaglianza, i diritti civili, “per chi c’era e per chi non c’era e anche per chi era contro”. ORA E SEMPRE RESISTENZA

giovedì 21 aprile 2011

IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI RISPONDE ALL’APPELLO DI ARTICOLO 21 E LIBERTA’ E GIUSTIZIA:


A S S O C I A Z I O N E  N A Z I O N A L E  P A R T I G I A N I  D I T A L I A
C O M I T A T O N A Z I O N A L E



IL PRESIDENTE NAZIONALE DELLANPI RISPONDE ALLAPPELLO DI ARTICOLO 21

E LIBERTA E GIUSTIZIA:



E  l’ora  di  una  compatta   manifestazione  di  resistenza,   un  grande   sussulto  di orgoglio, un forte impegno  a difesa dei valori della nostra Repubblica democratica.


Ci avevano abituati (ma non rassegnati) al continuo disprezzo delle regole ed era già grave. Ma ora si sta passando (e forse si è già passato) ogni limite. I continui attacchi alla Costituzione ed alle Istituzioni di garanzia, che provengano dall’alto o si presentino come iniziative individuali (alle quali, peraltro, molti non credono) non solo creano un clima sempre più deteriore, ma fanno precipitare il sistema di regole fondamentali garantite dalla Costituzione verso una pericolosa deriva.


Le   più   recenti   manifestazioni  (gli  insulti  alla  Magistratura  ed  alla  Corte  Costituzionale, l’insofferenza verso il Presidente della Repubblica, la proposta di abrogazione della XII disposizione transitoria, così come il progetto di riforma, nientemeno, dall’art. 1 alla Costituzione) non possono essere  più  tollerate   e richiedono una  compatta   manifestazione di  resistenza,  un  grande sussulto di  orgoglio, un  forte  impegno di  tutti  a difesa  dei  valori  cui  si  fonda  la  nostra  Repubblica democratica.


Si sveglino  le coscienze  inquiete. Bando ad ogni rassegnazione. Si facciano  sentire  le voci di quanti,  in  silenzio,  trovano insopportabile una  situazione del  genere.  Si faccia, insomma, sentire, con forza una volontà popolare unitaria di rigetto di questo pericoloso tentativo di spingerci verso soluzioni autoritarie e populiste.


A tutti chiediamo un maggior impegno nella vita di tutti i giorni, nello svolgimento delle singole funzioni  della vita democratica, ma anche nei grandi momenti   della vita del nostro Paese. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, è l’occasione per levare alto un grido  di ripulsa e di protesta,  e al  tempo  stesso  di  impegno.  Da tutte le piazze dItalia emerga con chiarezza la forza della democrazia e la volontà popolare di salvaguardarla, proprio nel momento in cui ricordiamo i tanti caduti per la Libertà, che certo non sognavano un Paese come questo.
Roma, 21 aprile 2011
IL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI Carlo Smuraglia




00192 Roma  Via degli Scipioni, 271  Telefoni  06/3211949 – 3212345 3212807 Fax 06/3218495
Ente Morale Decreto Luogotenenziale n. 224 del 5 aprile 1945 c/c p. 36053007 Cod. Fisc. 00776550584
www.anpi.it  - e-mail  anpisegreteria@libero.it

lunedì 18 aprile 2011

Messaggio del Comitato Nazionale dell'Anpi per il 25 Aprile


A.N.P.I.

A S S O C I A Z I O N E  N A Z I O N A L E  P A R T I G I A N I  D I T A L I A
C O M I T A T O N A Z I O N A L E




APPELLO DELLANPI PER IL 25 APRILE




Cari compagni, ora tocca a noi.

Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro
che vuol fare più vittime possibile.

Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care.

La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà” .
Giordano Cavestro  (“Mirko), 18 anni, studente di Parma, medaglia doro al valor militare, scrisse questa lettera appena prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944.

Il 25 aprile ha il suo nome.

Il 25 aprile ha il nome di tutti quei meravigliosi ragazzi e ragazze che immolarono la loro breve vita, senza alcuna esitazione, alla causa della liberazione del proprio Paese dalla tirannia nazifascista.

Il 25 aprile avremo i loro nomi nel cuore, nella coscienza, e li diffonderemo nelle piazze, ne faremo una  ragione di impegno, ancora, per il futuro di una democrazia che, come sappiamo, come vediamo, non  è data una volta per tutte, non vive di respiri propri, ma va irrobustita, vivificata, giorno per giorno.

Il  25 aprile  diremo  il  nome  Giordano Cavestro  a quei  senatori della  destra,  che  stanno  tentando,  con  una  ignobile proposta di  legge,  di  abrogare  la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista. Diremo NO!

E’ una vergogna, un oltraggio ai caduti per la libertà. AlI’Italia intera. Il 25 aprile diremo che dalla Liberazione non si torna indietro.
Da tutte le piazze, vie, scuole, caserme, mostreremo ancora una volta, e questa volta di più, il volto dell’Italia più bella e civile: quella che non dimentica.

LItalia democratica e antifascista.

IL COMITATO NAZIONALE ANPI



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