mercoledì 31 agosto 2011

A Montegridolfo si commemora la Resistenza solo a metà

si ringrazia per la foto sulla commemorazione dei "tre martiri" a rimini voxele http://www.flickr.com/photos/voxlele/page3/

A 6 giorni dalla commemorazione dei "Tre Martiri" a Rimini con la partecipazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, registriamo, nella nostra provincia, un avvenimento di dubbio gusto e dal sapore nettamente antistorico.
Ci riferiamo all'operazione organizzata dall'amministrazione comunale di Montegridolfo avente il titolo "LE STRADE DELL'8° ARMATA - LA MONTEGRIDOLFO LIBERATA" che si è svolta nelle giornate del 27 e 28 agosto appena trascorsi.
Il programma parla di "rievocazione storica della Liberazione" con mezzi militari fra le vie del borgo, mostra d'armi e bancarelle di militaria, un picchetto militare dell'Associazione legione italiana paracadutisti San Michele Arcangelo e addirittura una conferenza su "La linea di confine in letteratura: Jane Austen e J.R.R. Tolkien" (che c'entra?).
In tutto questo programma mai una volta viene pronunciata la parola "Resistenza", come se la Liberazione (e poi liberazione da chi?) fosse una cosa a sé stante che ignora le battaglie che nei giorni subito antecedenti a questo fatto (26 e 27 agosto 1944), sono state condotte nei territori marchigiani dai partigiani della 5° Brigata Garibaldi, che ignora la battaglia di Rimini che partì il 25 Agosto e terminò il 30 settembre 1944 e che purtroppo viene ricordata come "la più grande battaglia di mezzi mai combattuta in Italia, è una delle più cruciali (e ignorate) battaglie della 2ª Guerra Mondiale, combattuta da 1.200.000 soldati, da  migliaia di aerei, cannoni e carri armati e superiore a quella di Montecassino. Contro Rimini, già massacrata da 92 incursioni aeree, l’artiglieria alleata sparò 1.470.000 colpi di cannone (contro 1.200.000 a El Alamein e 500.000 a Cassino), e non si contano i grossi calibri delle navi e i colpi tedeschi, mentre gli aerei  effettuarono 11.510 missioni, di cui  486 nel solo 18 settembre. Le perdite fino al 21 settembre, ammontarono a oltre 80.000 (compresi i civili), i mezzi corazzati danneggiati o distrutti nel solo settore adriatico furono 754. Complessivamente le perdite furono circa 100.000, italiani compresi." (fonte http://www.gothicline.org/offensiva/offensiva.htm)
Questa ricostruzione di liberazione ignora che rispondevano agli ordini dell' 8° Armata Britannica, oltre che i corpi polacchi, canadesi, britannici, quelli degli Ausiliari Italiani e delle Brigate Partigiane Marchigiane, nonché l'8° Brigata Garibaldi agli ordini di Tabarri e la 28° Brigata Garibaldi agli ordini di Arrigo Boldrini "Bulow". Lo stesso Bulow il 4 febbraio 1945 fu decorato sul campo con medaglia d'oro al valore militare dal generale L. Mc. Creery, componente dello Stato Maggiore dell'8° Armata Britannica.
Comunque, se ciò non bastasse, quello che ancor più ci indigna è la presenza di un banchetto cosiddetto di "militaria", dove si espongono e vendono, non cimeli storici del periodo, ma penne, cuscini, calendari del 2012 e paccottiglia varia riproducenti in bella vista la figura di Mussolini; il tutto con una grande bandiera della Repubblica di Salò che fa sfoggio dell'aquila sul tricolore!
L'A.N.P.I. ha più volte condannato questo "mercato" che umilia chi a quella guerra di Liberazione partecipò, a volte sacrificando la propria vita, i parenti delle vittime, i civili che persero tutto e il popolo italiano.
Auspichiamo pertanto che tali episodi non si debbano ripetere soprattutto a carico di un'amministrazione che ha in primo luogo il dovere di salvaguardare i principi della Costituzione, nata dalla Resistenza. In questi giorni l'ANPI ha lanciato un appello a tutte le Amministrazioni Pubbliche perchè prendano posizione contro la proposta di legge in corso, volta all'abolizione della disposizione transitoria e finale della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista con conseguente introduzione del reato di apologia del fascismo. Non di meno per quanto attiene la proposta di legge "Fontana" recentemente approvata da parte della Commmisione Difesa della Camera che vuole dare riconoscimento giuridico ed economico alle associazioni combattentisstiche, comprese quelle che richiamano la loro azione e la loro ispirazione al "patriottismo" repubblichino ed a quella illegittima costruzione (RSI) che contribuì fattivamente alla follia criminale ed omicida dei nazisti.

Confidiamo che anche l'Ammimnistrazione Comunale di Montegridolfo voglia aderire a questo appello. Sarebbe un segnale importante, un modo degno per onorare la Resistenza, la Liberazione ed anche la ricorrenza del 150° dell'Unità d'Italia che, nata col Risrogimento, ha trovato nella Resistenza i valori ed i contenuti democratici su cui si fonda la nostra Costituzione.

Giusi Delvecchio
vice presidente ANPI Provinciale Rimini.


 










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