venerdì 7 ottobre 2011

Lettera dell'Anpi di L'Aquila al Ministro Maroni per la vergognosa intitolazione ad Aielli (AQ) al prefetto fascista Letta , tra gli attuatori delle leggi razziali

 
 
Onorevole signor Ministro,

l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia intende portare alla sua attenzione la situazione che si è determinata nel Comune di Aielli (AQ).

Nei mesi scorsi, il Sindaco di Aielli, Benedetto Di Censo, aveva annunciato una solenne manifestazione per intitolare l’attuale Piazza Risorgimento all’ex Prefetto Guido Letta e per assegnare la cittadinanza onoraria all’On. Gianni Letta, attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Amministrazione comunale provvedeva a promuovere questa duplice iniziativa con due distinti atti amministrativi: la Delibera di Giunta comunale n. 28 del 13 aprile 2011  Modifica intitolazione della piazza attualmente denominata Piazza Risorgimento” e la Delibera di Consiglio comunale n. 10 del 3 giugno 2011  Concessione della cittadinanza onoraria”. La manifestazione nel suo complesso veniva solennemente annunciata sugli organi di informazione e con ampia diffusione di inviti per il 17 settembre 2011. Le critiche dell’ANPI provinciale e di molti cittadini aiellesi sulla nuova intitolazione della piazza proprio in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (e forse anche la prudenza dell’On. Gianni Letta) avevano determinato il rinvio della cerimonia: rinvio che poteva essere l’occasione per riflettere seriamente e assumere decisioni condivise che valorizzassero la storia unitaria e democratica del nostro Paese.

Il fatto che proprio nell’anno in cui si celebra il 150° anniversario dell’Unità nazionale un’Amministrazione decida di togliere da una piazza l’intestazione “Risorgimento” per assegnarla a una figura che fu Prefetto del Fascismo e attuatore delle leggi razziali – peraltro usando la somma di 20.000,00 € assegnata dalla Provincia, appositamente destinata a “Compartecipazione Spese Comune di Aielli - Celebrazione 150° Unità d’Italia”, come parte dei fondi stanziati con l’OPCM n. 3945 del 13/06/2011 e affidati al Commissario delegato per la Ricostruzione post-terremoto –  rappresenta un atto gravissimo ed un’offesa vergognosa alla Nazione italiana e allo spirito della Costituzione antifascista del nostro Paese.
Una riflessione e un apprezzabile ripensamento da parte del Sindaco sarebbero stati – e sarebbero tuttora – più che mai doverosi alla luce dei fatti storici.
Infatti l’intitolazione della piazza all’ex Prefetto Guido Letta è stata giustificata “per l’aver [Guido Letta] ricoperto incarichi prestigiosi come Prefetto di sedi importanti per diversi decenni”.
E durante il dibattito in Consiglio Comunale, al consigliere Giannini che suggeriva “di fare ricerche storiche più approfondite e di sentire la comunità”, il Sindaco aveva replicato “per quanto riguarda il Prefetto Letta di non essere uno storico , ma di prendere atto dell’operato del Prefetto […] come benefattore del Comune di Aielli”.  

In realtà il Prefetto Letta nelle sue convinzioni, nei suoi atti politici e nella sua carriera amministrativa fu tra i più ferventi sostenitori del fascismo, fu membro della segreteria particolare di Mussolini e in quanto tale intermediò con il vile sicario di Giacomo Matteotti, Amerigo Dumini,  aderì alla Repubblica Sociale Italiana di Salò anche nella sua qualità di ufficiale dell’esercito, fu un convinto assertore e un rigoroso attuatore delle famigerate leggi razziali emanate nel 1938 dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani, dopo l’8 settembre 1943  dette prova fin dal primo giorno di collaborare lealmente con le autorità militari germaniche, meritandosi piena fiducia e parole di alto riconoscimento”, fu nominato Console della MVSN – Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale a scelta speciale e addirittura, per i suoi meriti di collaborazione con la Germania nazista, fu insignito dell’Ordine dell’Aquila Tedesca (in tedesco Verdienstorden vom Deutschen Adler), una speciale onorificenza dell’Ordine Cavalleresco nazista istituita il 1 maggio 1937 da Adolf Hitler e assegnata a soli 9 Prefetti su 322.
Dunque meglio sarebbe stato approfondire e, alla luce di queste (e altre) valutazioni, soprassedere al cambio d’intitolazione della piazza.
Invece, il 20 agosto scorso, in gran segreto e in modo repentino, addirittura nell’ambito dei festeggiamenti dei santi patronali, è avvenuta la cerimonia che ha modificato il nome della piazza cittadina da Piazza “Risorgimento” a Piazza “Guido Letta”, con l’installazione di un busto dell’ex Prefetto che il titolare, consapevole dei suoi trascorsi fascisti, si era fatto fare da solo e installare nella sua villa privata.
Ovviamente alla manifestazione non c’erano gli illustri ospiti nazionali evidentemente imbarazzati, non è stata assegnata la prevista cittadinanza onoraria all’On. Gianni Letta e la cerimonia si è ridotta a un “blitz” improvvisato, sintomo di vergogna per una scelta poco meditata e ancor meno condivisa.

La scelta dell’Amministrazione di Aielli – qualunque ne fossero le intenzioni – si è rivelata sbagliata e grave. E deve essere rivista per non costituire un “precedente” antistorico, negazionista e in palese contrasto con i valori e i principi della Costituzione Repubblicana.
Per questo motivo l’ANPI, forte del suo patrimonio di serietà, prestigio e onorabilità, continuerà a difendere – ad Aielli e ovunque – i valori della storia democratica dell’Italia, della Resistenza antifascista e della Costituzione repubblicana da qualunque tentativo revisionista.
Lo farà con il giusto rispetto verso tutti, ma in modo intransigente e appassionato in onore della cultura democratica della Provincia dell’Aquila, insignita nel 2005 dal Presidente Ciampi della medaglia d’oro al valor civile.

Con questo spirito e nell’ambito delle sue prerogative istituzionali, ci permettiamo di chiedere il suo autorevole intervento di Ministro della Repubblica italiana perché si ponga riparo a questo atto grave e inusitato.

 Il
Il Comitato Provinciale ANPI di l'Aquila

L’Aquila, 3 ottobre 2011

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