lunedì 21 febbraio 2022

L'Anpi di Spoleto ricorda la staffetta partigiana spoletina Viola Giorgetti

L’Anpi, associazione nazionale partigiani d’Italia sezione di Spoleto "Probo Martinelli", in delegazione le aveva fatto recentemente visita in occasione del suo 100esimo compleanno, nominandola socia onoraria. La spoletina Viola Giorgetti aveva preso parte alla Resistenza come staffetta per portare viveri ai partigiani che combattevano sulla montagna di Forca di Cerro. Silvio Giorgetti, suo fratello, perse la vita durante la Resistenza ed è ricordato tra i caduti per la Resistenza nella lapide di Piazza della Libertà. Viola, dopo la guerra, si era sposata con Dante Marcelli, anche lui partigiano, che dopo essere stato nell'esercito in Sardegna si arruolò nella Brigata Cremona per liberare l'Italia dai nazi-fascisti. I coniugi Marcelli avevano ricevuto negli anni passati la Medaglia per la Resistenza dalle mani del Prefetto di Perugia nel 71° anniversario della Liberazione. A Spoleto, Viola aveva lavorato insieme a Dante come custode del Palazzo comunale. L'Anpi di Spoleto si stringe a tutta la sua famiglia, ricorda il suo portabandiera Dante e li ringrazia per il loro contributo alla Resistenza e li prende ad esempio per ricordare tutte le donne e gli uomini che con il loro coraggio hanno sostenuto i partigiani nella Resistenza e hanno riportato la democrazia liberando l'Italia dalla barbarie nazi-fascista. Nelle foto allegate: Viola Giorgetti e Dante Marcelli La tessera di socia onoraria dell’Anpi con la dedica donata dalla sezione di Spoleto a Viola Giorgetti in occasione del suo 100mo compleanno. Spoleto, 17 febbraio 2022

domenica 6 febbraio 2022

L’Anpi Spoleto ha un nuovo direttivo, ha eletto il presidente, Francesco Giannini, il vice presidente è Filippo Schiavetti Arcangeli

Si è riunito domenica 30 gennaio il nuovo consiglio direttivo di Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, sezione di Spoleto “Probo Martinelli”. Dopo la scomparsa del partigiano Gian Paolo Loreti, protagonista attivo della Resistenza contro il potere nazifascista, fondatore dell’Anpi a Spoleto e, nel corso degli anni, instancabile testimone e promotore di incontri con gli studenti e i cittadini tutti sui valori dell’antifascismo, l’associazione tutta ne prende il testimone impegnandosi a proseguire e sviluppare iniziative insieme alle altre realtà del territorio e con l’obiettivo di dare il proprio contribuito per la crescita della collettività. Il consiglio direttivo di Anpi Spoleto – costituito da Filippo Schiavetti Arcangeli, Marina Antonini, Simonetta Bandini, Alessandro Ciamarra, Francesco Giannini, Elisabetta Proietti, Luigi Sammarco - ieri ha eletto presidente Francesco Giannini, Vicepresidente è Filippo Schiavetti Arcangeli, Tesoriere Alessandro Ciamarra, Responsabile relazioni stampa Elisabetta Proietti,
Elisabetta Proietti Spoleto, 31 gennaio 2022

mercoledì 26 gennaio 2022

L’ANPI DI SPOLETO RICORDA LE VITTIME DELLA SHOAH, GLI ANTI-FASCISTI, I MILITARI E LA SOLIDARIETA’ AI PERSEGUITATI ED INVITA A PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE DELLA CITTA’ PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

L’ANPI di Spoleto “Probo Martinelli” invita la cittadinanza spoletina a partecipare alle iniziative organizzate dalla Città per la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah (sterminio del popolo ebraico) e delle vittime dei campi di concentramento nazi-fascisti. Ricordiamo inoltre la prigionia nei campi di concentramento e lo sterminio dei soldati e degli antifascisti italiani che, dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, furono oppositori al nazi-fascismo. La storia ci racconta di numerosi fatti di solidarietà dei nostri concittadini che si sono opposti alle leggi fasciste e sono riusciti a salvare sia gli ebrei, i partigiani, gli antifascisti. Partecipiamo commossi a questa giornata ribadendo insieme ai giovani che la libertà e l’uguaglianza sono parti fondamentali della Democrazia, che vanno difese ogni giorno. Facciamo nostro l’invito alla riflessione dello scrittore Primo Levi che ha vissuto direttamente la tragedia delle persecuzioni razziali: “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono essere nuovamente sedotte ed oscurate, anche le nostre”.

sabato 6 maggio 2017

LE CELEBRAZIONI DEL 72° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE" DELL'ITALIA DAL NAZI-FASCISMO A SPOLETO

Le foto delle Celebrazioni si possono visionare dall’album di Dimitri Damiani nel gruppo facebook A.N.P.I. Spoleto (https://www.facebook.com/groups/140135609351287/)
La Cerimonia con la deposizione della corona della mattina in Piazza della Libertà alla lapide dei partigiani caduti in a Spoleto ed in Valnerina per la liberazione dal Nazi-Fascismo Una serie di iniziative sono state organizzate dall’A.N.PI. di Spoleto nel mese di Aprile in ricordo dei caduti per la Liberazione dell’Italia e della Città di Spoleto dai nazi-fascisti e per festeggiare la felice giornata delle ritrovate libertà democratiche e per l’attuazione della Costituzione. Il giorno 12 Aprile alle ore 17 nella giornata del tesseramento organizzata dalla Sezione l’ANPI “Probo Martinelli” di Spoleto a 70 anni dell’approvazione della Costituzione Repubblicana al “Caffè Letterario” è intervenuto il costituzionalista perugino Prof. Mauro Volpi, docente universitario e già consigliere del CSM sul tema "La Nascita della Costituzione”, il partigiano Presidente Gian Paolo Loreti con il titolo “Come è nata la Resistenza” ed il Segretario Alessandro Ciamarra, che ha preparato una mostra di foto e biografie dei deputati spoletini ed umbri dell’Assemblea Costituente e della Consulta Nazionale. Novità di quest'anno nel III° "Torneo di Pasqua" Nazionale di Calcio Allievi "Città di Spoleto", organizzato da Spoleto 2015 e dal Comune di Spoleto, l’A.N.P.I. di Spoleto insieme alla famiglia Schiavetti Arcangeli , ha messo in palio il trofeo Coppa Disciplina “25 Aprile Partigiano Paolo Schiavetti Arcangeli” in memoria del partigiano spoletino caduto per la Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo a Castelluccio di Norcia il 25-4-1944. L'ANPI ha consegnato il trofeo e le medaglie per il comportamento tenuto durante il torneo alla squdra Napoli Calcio” ed ha promosso insieme agli organizzatori ai giovani calciatori ed agli spettatori i valori della Pace, Solidarietà, Anti-fascismo, Uguaglianza, Giustizia Sociale, che hanno ispirato gli antifascisti, i resistenti ed i patrioti nella Lotta di Liberazione. Al chiostro di San Nicolo' il giorno 22 alle ore 11 lo storico Prof. Massimo Coltrinari ha presentato una conferenza sui volontari umbri nei gruppi di combattimento. Dopo aver relazionato sulla prima guerra mondiale sulla situazione dell’Italia durante la Dittatura, ha stimolato il partigiano Loreti sulle vicende della caduta del fascismo ed ha ricordato l’importante contributo dei partigiani e patrioti umbri che hanno partecipato nella Brigata “Cremona” alla Liberazione di Alfonsine, in Provincia di Ravenna ed il territorio fino a Venezia. Tra i “Cremonini “, che ricordiamo in parte sono partiti da Terni il 2 giugno 1944, ci furono anche formazioni del ricostituito Esercito Italiano, ingrossato dai partigiani e dai patrioti italiani ed umbri, che avevano combattuto i nazi-fascisti nel Sud e nelle montagne dell’Appennino e del Centro Italia. Tra questi soldati dell'Esercito di stanza in Sardegna c’era anche il partigiano spoletino Dante Marcelli. E’ intervenuto poi il partigiano Gian Paolo Loreti, che ha raccontato la sua esperienza di partigiano a Spoleto ed in Valnerina nella Brigata “Melis” dopo l’8 Settembre 1943, di ritorno dal servizio militare nell’Esercito a Roma. Ha coordinato l'iniziativa l'Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Spoleto la dott.ssa Camilla Laureti, che ha discusso la sua tesi di laurea su “I combattimenti lungo la Linea Gustav nei diari dei soldati inglesi”, conseguita dopo un lungo periodo di studio dei diari dei soldati inglesi, conservati presso l’archivio dell’”Imperial War Museum” di Londra. L'Assesore Laureti ha confermato l'impegno dell'Amministrazione a coinvolgere maggiormente gli Istituti Scolastici e ed i giovani di Spoleto e del comprensorio sulla storia e sui valori dell’Anti-Fascismo e della Resistenza, come aveva richiesto il partigiano Loreti. All’iniziativa hanno partecipato le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, la Croce Rossa, il partigiano ligure Luigi Cosso, il partigiano spoletino Francesco Gentili ed un gruppo di cittadini delle Associazioni spoletine. Il 25 Aprile a Spoleto c’è stata un’intera giornata organizzata dal Comune e dall’A.N.PI. in ricordo dei caduti per la Liberazione dell’Italia e della Città di Spoleto dai nazi-fascisti e per festeggiare i partigiani e la popolazione e la felice giornata del 25 Aprile, delle ritrovate libertà democratiche e la necessità dell’attuazione della Costituzione. Alle 8e30 un autobus con una comitiva di cittadini e di iscritti delle Associazioni spoletine A.N.P.I., dell’Associazione dei Marinai, di Città Nuova, dell’Avis, della Stella d’Italia, insieme a Paola Antonini, organizzatrice per le celebrazioni del Comune di Spoleto e all’Assessore alla Cultura ed al Turismo Camilla Laureti da Piazza della Vittoria è partito in direzione della località Forca di Cerro. Ad attendere la comitiva c’erano i rappresentanti in servizio dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria e del Corpo della Polizia Municipale di Spoleto e dell’Associazione dei Carabinieri. Il Prof. Gino Sammarco e Danilo Santi di “Città Nuova” sventolavano le bandiere della Pace. A Forca di Cerro è stata affissa il 15 giugno 1972 dal Comune di Spoleto, su una torre dell’acquedotto, una lapide in memoria dei partigiani Jugoslavi caduti, tra il Settembre 1943 ed il giugno 1944, sulle montagne di Spoleto e nella Valnerina per la Lotta di Liberazione dai Nazi- Fascisti. Dopo il silenzio suonato dal M° Franco Mosca della “Banda Città di Spoleto”, il Sindaco di Spoleto Prof. Fabrizio Cardarelli insieme al Ten. Polizia Municipale Loretta Bartoli, che ha letto il testo della lapide ed al partigiano Gian Paolo Loreti, al Maresciallo Angelo Gelmetti ed un altro agente hanno deposto una corona in ricordo dei partigiani jugoslavi caduti. Durante la cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari due agenti donne della Municipale sorreggevano il Gonfalone della Città di Spoleto, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile, meritata dai nostri concittadini e dai partigiani durante la Resistenza. Dopo la deposizione il partigiano Loreti, che ha combattuto con la Brigata spoletina “Melis” sulle montagne della Valnerina insieme ai partigiani della Banda degli Jugoslavi ha preso la parola per rendere omaggio ai partigiani jugoslavi ed ai caduti : <>. La corona è stata omaggiata dal Sindaco Cardarelli, dal Presidente ANPI Loreti, dal Capitano dei Carabinieri Belilli e dal Colonello Diotallevi dei Granatieri di Spoleto, presenti gli ufficiali della Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria. La corona è stata affissa sulla lapide da un operaio, che ha dimostrato doti di scalata pari a quelle di un alpino del Comandante “Mauri” Martini. Alle celebrazioni erano presenti oltre a molti cittadini anche i rappresentanti del Direttivo della Sezione ANPI “Probo Martinelli”, il partigiano spoletino della “Melis” Francesco Gentili e Dante Marcelli, appartenente alla Brigata “Cremona”, che ha combattuto per liberare la Città di Alfonsine in Romagna., rappresentanti politici e sindacali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Le celebrazioni sono state coordinate da Alessandro Ciamarra, Segretario della Sezione A.N.P.I. di Spoleto e Vice-Presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Perugia, che ha detto: <>. Ricordiamo alcuni fatti della Liberazione di Spoleto, dal libro del Prof. Ubaldo Santi la Resistenza a Spoleto ed in Valnerina 43-44, i tedeschi in ritirata da Spoleto il 12 giugno 1944, stavano facendo saltare ponti e porte, la Centrale Elettrica, le cementerie di S.Angelo in Mercole e le Miniere di Morgnano. Dopo l’incontro avvenuto tra il Prof. Martellotti dei Patrioti Spoletini ed i Partigiani ella Brigata Gramsci, che dovevano scendere dalle montagne, un gruppo dei patrioti spoletini, comandati dal Colonnello Giulio Mastrangeli, del Raggruppamento Gran Sasso insieme ai finanzieri, agenti municipali, carabinieri di Spoleto ed un gruppo di patrioti di Monterone e partigiani della “Melis”, decisero di opporsi ai tedeschi. Ci furono degli scontri nella zona di Collerisana, Via dei Filosofi ed il viadotto di Pontebari, a Via Nursina ed a Morgnano. Alle ore 11 del 15 giugno 1944 il centro storico è stato liberato e la bandiera italiana è tornata a sventolare al Palazzo Comunale. Nella battaglia di Morgnano, dove ci sono stati oltre 3 caduti tra i partigiani, tra i quali Alfredo Beddoni, la staffetta di 17 anni Francesco Macrì, si distinguono i patrioti spoletini ,tra i quali tre feriti che riescono a salvare le miniere di Morgnano dalla ritirata tedesca catturando 18 soldati tedeschi. Dopo la ritirata dei tedeschi, i poteri militari e civili furono affidati al Colonello Mastrangeli. Il 16 giugno nel pomeriggio arrivò da Acquasparta la colonna britannica dell’8a armata, che verificato l’ordine ristabilito in città, affidò ai partigiani i compiti di polizia fino al riordino dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Proprio nei momenti nei quali stiamo ricordando le atrocità della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra di Liberazione, leggiamo letto l’appello congiunto “BASTA CON QUESTO GIOCO ALLA GUERRA” diramato dalle organizzazioni nazionali ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL, ACLI diramato a Roma>>. L’iniziativa è continuata con il saluto del Sindaco Prof. Fabrizio Cardarelli, che con appropriate parole ha ricordato il sacrificio di tanti giovani per portare le libertà democratiche in Italia dopo 20 anni di dittatura. Il discorso del Sindaco Cardarelli: << Ricordare il 25 aprile è una necessità, un imperativo, un valore da ribadire. Perché esiste il rischio che la patina di ufficialità e di solennità facciano cadere in secondo piano i reali motivi che ci spingono ad essere qui presenti, oggi. Motivi tragici, di drammatica e inesorabile concretezza. Motivi come il sacrificio, la sofferenza, il dolore, la perdita. Tragedie accadute ai nostri parenti più prossimi, agli amici, a quei concittadini che hanno combattuto per restituire al Paese la dignità e la libertà. Eppure il 25 aprile genera sentimenti contrastanti, accanto alla narrazione tragica e luttuosa che la sottende, riesce ad unire, come un ossimoro, emozioni e umori diametralmente opposti. Se infatti ricordare la Liberazione significa evocare un periodo oscuro e angoscioso, nessuna festa come questa fa leva sulla speranza, sul desiderio di giustizia, sulla passione per la vita, per un presente di democrazia e di armonia e presupposto ineludibile per costruire un futuro migliore. Bene allora ha fatto il nostro presidente Mattarella a rimarcare come quello del 25 aprile sia momento originario per la democrazia, scaturigine di tutti quei valori su cui si fondano le basi del nostro Stato, i pilastri etici della nostra convivenza, valori – come il rispetto per il prossimo, la dignità, la giustizia, l’uguaglianza, la libertà. Proprio per l’attuazione di questi valori tanti hanno combattuto ed hanno perso la vita. A Spoleto, in particolare, dopo gli eventi dell’ottobre del 1943, quando prigionieri italiani e jugoslavi riuscirono a scappare dal carcere della Rocca e ad organizzare sacche di resistenza nei paesi e nei centri della montagna spoletina. Il sacrificio di tanti uomini non sarà vano se si continuerà a credere che quel patrimonio di valori, deve essere trasmesso con tenacia e convinzione alle future generazioni. E l’idea di futuro e di speranza risuona nelle parole che nel 1961 l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi pronunciò in occasione del conferimento alla Città di Spoleto della medaglia d’argento al valore civile. Quelle parole, incise su una lapide affissa alla facciata di Palazzo Comunale, parlano di una Spoleto che sopportava la tragedia eroicamente “sacrificando la vita di numerosi suoi figli, ma mai piegando nella sua fede in una Italia migliore”>>. Successivamente è intervenuto sul tema “”L’Arma dei Carabinieri nella Resistenza “. il Presidente dell’A.N.P.I. Spoleto Gian Paolo Loreti, rimarcando le sue decorazioni nella Lotta di Liberazione, dopo aver citato i più importanti fatti della Resistenza dell’Arma, Loreti ha ricordato: <> Il partigiano Loreti al termine del suo intervento, in memoria dei caduti dell’Arma ha omaggiato sul palco il Capitano Marco Belilli, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Spoleto, di una copia del libro “Possa il mio sangue servire” dello scrittore e giornalista Aldo Cazzullo, dal quale ha estratto il contenuto del suo intervento. In seguito il Gen. Mario Di Spirito ha letto la lettera al padre del Capitano dell’Artiglieria torinese Franco Balbis, nome di battaglia "Francis", prima di essere fucilato dai nazi-fascisti il 4 Aprile 1944, perché si era rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale, pubblicata nel libro di Cazzullo. Successivamente il cantautore romano Massimo Liberatori e la “Società dei Musici” hanno eseguito canzoni resistenziali come “Fischia il vento”, “Bella Ciao”. Si è esibita poi Anna Leonardi, attrice, autrice e regista televisiva e teatrale, che ha presentato insieme a Marco Rambaldi, giornalista dell’Ufficio Stampa del Comune di Spoleto, un racconto inedito “Una storia di ordinaria violenza”, che Giovanna Sabatini, ultima delle 5 sorelle Sabatini, le ha raccontato sullo storico albergo ristorante Sabatini di Corso Mazzini. <>. Il racconto è incentrato su Rolando, cognato di Giovanna, impiegato alla Ferrovia Spoleto-Norcia ed ambientato a Spoleto ed in Valnerina scaturito da un’involontaria incomprensione con i partigiani della Brigata “Melis”. Sono stati presenti alle celebrazioni anche una delegazione di giovani attivisti della Federazione Giovanile del Partito Socialista dell’Umbria, guidati dal Segretario Rosario Longo. Durante le celebrazioni le autorità civili e militari sono andate in Piazza Campello a deporre una corona in onore dei partigiani e dei decorati della “Brigata Melis” ed hanno ricordato il partigiano spoletino Paolo Schiavetti Arcangeli, caduto il 24 Aprile 1944 nel casale di Rendina a Castelluccio, per non aver rivelato i nomi e la posizione dei compagni partigiani. Un’ulteriore corona è stata deposta alla lapide che ricorda l’evasione dei prigionieri jugoslavi ed italiani dalla Rocca di Spoleto, avvenuta tra l’ottobre ed il Novembre 1943. Alla conclusione della celebrazioni della mattina circa alle ore 13, nell’orario nel quale iniziò l’insurrezione finale a Milano dei partigiani contro i nazi-fascisti si è tenuto il pranzo sociale dell’A.N.P.I. presso il Ristorante Canasta. Dalle ore 17e30 a San Nicolò si è tenuto il concerto di Massimo Liberatori e della Società dei Musici intitolato “Canti Liberatori”. Il Presidente dell’A.N.P.I. di Spoleto Gian Paolo Loreti presentando il concerto ha ringraziato il Comune, i partecipanti e dando la conclusione alle celebrazioni della Festa della Liberazione ha auspicato che sempre venga ricordato il sacrificio dei suoi coetanei morti per riportare in Italia la Democrazia. Noi partigiani ultranovantenni- ha detto Loreti- passiamo il testimone ai giovani, affinchè la Memoria della Liberazione dal Nazi-Fascismo non cada nell’oblio. L’Assessore Camilla Laureti si è complimentata nella scelta del concerto sul tema resistenziale, che intrattiene in modo più leggero i cittadini sul tema della Lotta di Liberazione e ringraziando i partecipanti, l’A.N.P.I e tutte le Associazioni per l’impegno durante la serie di iniziative ha raccolto l’invito del partigiano Loreti per continuare a raccontare, specialmente ai giovani i fatti della Resistenza. Il concerto è stato un viaggio senza confini, cercando di cogliere e narrare, con originalità, il senso sempre sociale della nostra storia. Dal’ “Ariscritto”, tratto da un documento ritrovato a Spello sulla libertà di religione nel IV° sec. D.C e a “Surus”, ultimo dei 37 elefanti che accompagnò Annibale fino al lago Trasimeno per la grande battaglia del 217 a.C., via via poi, passando per l’ “Altopiano Plestino”, la “Storia del brigante Cinicchia” e quella della “Transumanza”, sia pastorale che temporale, per arrivare così a poeti come Pietro Fabbri da Nocera Umbra, il “Sor Capanna” e Trilussa da Trastevere in Roma. Percorrendo così questo ideale tratturo “coast to coast” la formazione ha varcato le frontiere per incontrare Woody Guthrie, Joe Hill e poi la Johannesburg di Nelson Mandela fino alla vecchia Londra cockney operaia e popolare di Joe Strummer, per abbracciare così canti lontani, ma vicini nello spirito nel suo inquieto sogno di libertà. Il Concerto è terminato con i canti partigiani “Bella Ciao” ,“Fischia il Vento” e “Addio Lugano bella”, nei quali ha preso parte come cantante il partigiano Gian Paolo Loreti, felice di rendere un omaggio conclusivo alla manifestazione. . Si ringraziano per la collaborazione: Archidiocesi Spoleto-Norcia, 1° Rgt Granatieri di Sardegna / 2° Btg Granatieri “Cengio”, Rappresentanze delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato e delle Forze di Polizia, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia – Sezione di Spoleto, Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Gruppo di Spoleto, Croce Rossa Italiana – Comitato locale di Spoleto, i Volontari della Protezione Civile, Banda Musicale “Città di Spoleto”, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, SPI CGIL Sindacato Italiano Pensionati. Si ringrazia per la promozione della serie di iniziative Silvia Coricelli ed il Cesvol di Spoleto. Sezione ANPI di Spoleto “Probo Martinelli”.

venerdì 21 aprile 2017

IL PROGRAMMA DELLA 72A FESTA DELLA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DAL NAZI-FASCISMO A SPOLETO, ORGANIZZATA DALL'A.N.P.I. DI SPOLETO IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE, ISTITUZIONI ED ASSOCIAZIONI

> Manifesto di Nicoletta di Cicco Pucci Ufficio Stampa del Comune di Spoleto IL 24 Aprile 1945 circa alle 12 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, di base a Milano, comandato dai partigiani Sandro Pertini, Leo Valiani ed Emilio Sereni, assunse i pieni poteri e dopo la notizia dell'insurrezione di Genova ed i primi scontri a Milano nel quartiere Niguarda, diramò il proclama “Arrendersi o Perire”. Così parlò il partigiano Sandro Pertini alla Radio “Milano Liberata”: ” Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”. Così lo stesso CLNAI esortò tutta la popolazione ad insorgere contro i tedeschi per il giorno successivo alle ore 13. Nei giorni seguenti ci fu la resa incondizionata dell’Esercito Tedesco. Il 25 Aprile è stato così scelto dalla Repubblica nel 1946 come giorno simbolico per festeggiare la Liberazione del Nostro Paese dalla dittatura nazi-fascista. Vi aspettiamo a Spoleto nella serie di iniziative per fare memoria della collaborazione e del sacrificio congiunto dei partigiani, del ricostituito Esercito Italiano e degli Alleati e chiedere l’attuazione dei valori di Giustizia Sociale, che hanno ispirato la Resistenza e sono stati sanciti nella nostra Costituzione Repubblicana, approvata il 22 Dicembre 1947 dall’Assemblea Costituente. Nel programma delle celebrazioni il 17 Aprile allo Stadio Comunale si terrà la cerimonia di consegna del Trofeo in memoria del partigiano spoletino Paolo Schiavetti Arcangeli della "Brigata E.Melis", proposto dall’A.N.P.I. di Spoleto intitolata al partigiano Probo Martinelli” in collaborazione con la famiglia Schiavetti Arcangeli nel "Torneo di Pasqua Città di Spoleto" che si svolge tra il 15 ed il 17 allo Stadio Comunale, ed al Centro Flaminio "Marco Montioni" Categoria Allievi , organizzato da “Spoleto Calcio 2015”. Al Chiostro di San Nicolò il 22 lo storico Prof. Coltrinari interverrà per gli studenti sui "Volontari umbri nei Gruppi di Combattimento". Infine il 25 Aprile un’intera giornata di festeggiamenti. Alla mattina avranno luogo le deposizioni delle corone alle lapidi dei partigiani caduti a Forca di Cerro, Piazza Campello, Piazza della Libertà intervallate da momenti istituzionali, di memoria, musica della “Banda Città di Spoleto” e di testimonianza storica, in particolare del partigiano della Brigata “Ernesto Melis” Gian Paolo Loreti, Presidente dell’A.N.P.I. di Spoleto e croce di Guerra al Valor Militare, dal titolo: <>. Nel pomeriggio si esibiranno nuovamente in "Canti Liberatori" il gruppo "Massimo Liberatori e Società Musici dei Musici" al Chiostro di San Nicolò. Alessandro Ciamarra link di presentazione delle Celebrazioni della 72a Festa della Liberazione del Comune di Spoleto http://www.comunespoleto.gov.it/turismoecultura/2017/04/14/celebrazioni-per-il-25-aprile/

venerdì 27 gennaio 2017

SI E’ SVOLTO ALL’ALBORNOZ “IMPORTANTISSIMO PER VOI GIOVANI RICORDARE CHE COSA È STATO L’OLOCAUSTO” INCONTRO CON GLI STUDENTI DEL “SANSI LEONARDI VOLTA” DELL’A.N.P.I. SPOLETO

Sono intervenuti sul “Dovere della Memoria dell’Olocausto per la Democrazia e la Pace” il partigiano spoletino Gian Paolo Loreti ed il ricercatore Alessandro Ciamarra con un approfondimento sulla “necessita’ della Memoria attualizzata e del multi-culturalismo”. Venerdì 27 dalle ore 9 all’Hotel Albornoz si è tenuta l’iniziativa: <>. A richiedere l’iniziativa per la “Giornata della Memoria” all’A.N.P.I. il gruppo dei rappresentanti d’Istituto del IIS “Sansi Leonardi Volta”, hanno partecipato le classi del Liceo Classico, Artistico e Linguistico. L’iniziativa che ha visto l’interessata partecipazione di un numeroso gruppo di studenti dell’Istituto, alla presenza dei docenti è stata inizialmente introdotta da Enrico Morganti, uno dei rappresentanti studenteschi. A seguire Alessandro Ciamarra ha presentato il partigiano Gian Paolo Loreti, riassumendo la sua esperienza prima nell’esercito, poi come partigiano nella spoletina “Brigata Melis” ed il suo impegno prima nella co-fondazione dell’A.N.P.I. a Spoleto alla fine del 1944 ed il suo laborioso trentennale lavoro per la Memoria della Resistenza. Loreti ha ricordato come la “Giornata della Memoria” è stata scelta perché il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), liberando i prigionieri e scoprendo il campo di concentramentonazista. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al Mondo l'orrore del genocidio nazista. Desidero raccontare-ha detto Loreti- un episodio avvenuto nel 1938, mentre frequentavo il 4° inferiore all’Istituto Tecnico “Giovanni Spagna”, furono in Italia promulgate le “leggi sulla difesa della razza”. Entrò in classe il Professor Sabini, vecchio docente di matematica ed esordì dicendo “Ragazzi Miei, per me oggi è un giorno di lutto, vedete questo libro che da trenta anni adopero nei miei insegnamenti, non potrò più usarlo e sapete perché l’autore è un ebreo, è per me un ricordo indelebile”. Dopo i suoi ricordi personali, il partigiano ha illustrato una sua relazione storica sull’Olocausto, la connivenza del fascismo con le leggi di Norimberga attraverso le di Trieste, così che come le ruberie della Repubblica Sociale, che si è appropriata di terreni, fabbricati gioielli, merci di famiglie ebraiche pari ad oltre 2 miliardi di lire, quasi un miliardo e mezzo di euro. Ha citato per simbolicamente tutte le persecuzioni le aggressioni contro gli ebrei a Roma e a Venezia. Non ci si fermò nemmeno di fronte agli anziani della casa di riposo Israelitica ed ad un gruppo di bambini, che seguirono i genitori e condividono la destinazione finale: Auschwitz. La persecuzione ha trovato un argine nella solidarietà che è stata offerta dalla Chiesa, dai Partigiani, che accompagnarono vecchie e bambini alla frontiera Svizzera, dai civili che li nascosero nelle loro case, pur sapendo che proteggerli poteva costare loro la vita e dai Giusti. Circa 2000 ebrei tra i quali i fratelli Sereni, Vittorio Foà, i fratelli Levi, Umberto Terracini, Leo Valiani, Elio Toaff, parteciparono alla Resistenza. Almeno 100 ebrei sono caduti in combattimento o dopo essere stati arrestati, sono uccisi in Italia, come accadde a Leone Ginzburg, morto sotto le torture nel carcere di Regina Coeli. Nei lager sono state olttre 5 le medaglie d’oro alla memoria, tra questi ed è importante ricordare la triestina Rita Rosani, che proveniva da una famiglia di ebrei cecoslovacchi, che combattè come partigiana. Primo Levi, racconta del suo lungo viaggio in vagoni piombati verso la Germania e la Polonia. Loreti ha ricordato di aver saputo che una certa a Spoleto Suor Anna del Convento “Bambin Gesù” di Monterone ha nascosto e salvato molte famiglie ebree. Tra il 1945-46 il Processo di Norimberga istruito dal Tribunale militare internazionale ai capi del nazismo. Noi dell’A.N.P.I. siamo fermamente convinti che occorre continuare e fare tutto il necessario perché tragedie terribili e disumane non debbano più ripetersi, e le generazione di oggi e future si trovino a vivere in un Mondo di Pace e Libertà. Guardatemi ragazzi io sono la testimonianza vivente che tutto questo è accaduto, che la Storia va compresa, quello che ho detto è la Verità. Su tali drammatici avvenimenti, che non hanno eguali nella Storia dell’Umanità non ci devono essere ambiguità o incertezze di sorta, noi siamo fermamente e rigorosamente contrari ad ogni forma di razzismo o di discriminazione. Al termine dell’apprezzato intervento del partigiano Loreti ha preso la parola Alessandro Ciamarra, Segretario della Sezione A.N.P.I. di Spoleto “Probo Martinelli” e Vice-Presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I di Perugia con un intervento dal titolo “le persecuzioni in Europa, la memoria dell’Olocausto e la necessita’ della Democrazia, Pace e del multi-culturalismo”. Il ricercatore ha ricordato che la Giornata della Memoria dell’Olocausto in Italia è stata prevista della legge 2000 e la Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto è stata stabilita dalla risoluzione della Nazioni Unite del 2005. V’invito a leggerne il testo, perché ci sono riferimenti molto importanti sulla funzione della Memoria, oltre alla prevenzione di eventuali genocidi, informazioni sui nostri diritti umani, la libertà di pensiero, religione, coscienza, che derivano dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, segnati dai drammi dalla Seconda Guerra Mondiale. L’Olocausto come sappiamo è stato un fenomeno europeo l'immane tragedia perpetrata dai nazisti e dai suoi alleati nei Paesi Europei. che ha provocato, per deliranti motivazioni, la scomparsa di oltre 17,5 milioni di persone nel Mondo e della Shoah, tra le quali oltre 6 milioni di persone di origine ebraica. Per fortuna ci furono anche molti migliaia di oppositori ai nazisti, tra i più noti il Commissario Palatucci e Perlasca, che salvò ebrei ungheresi a Budapest facendo finta di essere un diplomatico spagnolo. Ci furono anche molte vittime nei campi di concentramento nazisti tra i soldati italiani che dopo l’8 Settmbre 1943 si rifiutarono di giurare alla Repubblica Sociale Italiana; secondo alcuni studi i soldati italiani che hanno perso la vita nei campi di concentramento nazisti tra 35’000 e le 50000 persone. Migliaia di altri soldati italiani persero la vita nelle navi italiane che furono affondate dall’esercito tedesco. Ciamarra ha riassunto per gli studenti alcune notizie di cronaca nazionale ed internazionale per riflettere insieme sull’insegnamento attuale dell’Olocausto. Ci sono ancora troppi casi di omofobia in Europa ed all’Estero, di paura verso i migranti, i casi di oltraggio a verso le sedi e monumenti che ricordano la Memoria, c’è un clima di estremismo di destra. La violenza che ha assunto in questi anni violazione dei diritti umani, come l’uccisione di giornalisti e cittadini, ricordando l’omicidio del ricercatore italiano Regeni. Per l’A.N.P.I di Spoleto il ricordo delle innocenti vittime dell'Olocausto, l'immane tragedia perpetrata dai nazisti che ha provocato, per deliranti motivazioni, la scomparsa di oltre 17 milioni di persone nel Mondo e della Shoah ha valore, non solo come doveroso e simbolico omaggio alle vittime, ma anche come attuale dovere di rispetto verso tutte le persone e necessità di un sempre alto livello di rispetto delle vita umana e della cultura democratica e della Pace. Ringraziamo per l’invito con gli studenti e la presenza di Gian Paolo Loreti e di coloro che hanno vissuto la dittatura e le atrocità del Novecento condividiamo il testimone intergenerazionale della necessità dell’Uguaglianza sociale e della Pace, come patrimonio per il bene dell’Umanità. Al termine degli interventi è stato proiettato un filmato originale girato da cineoperatori americani nei campi di concentramento europei per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, conservato nell’Archivio Nazionale di College Park, nel Maryland. Ringraziamoci Silvia Coricelli del Cesvol di Spoleto per l'assitenza e la stampa. Sezione A.N.P.I. di Spoleto “Probo Martinelli” Foto di Enrinco Morganti ed Alessandro Ciamarra

giovedì 26 gennaio 2017

L’ANPI DI SPOLETO PARTECIPERA’ PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA ALL’ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI DEL PONTANO-SANSI-LEONARDI ALL’ALBORNOZ

Interverrà con una relazione storica sulla persecuzioni in Italia il partigiano spoletino Gian Paolo Loreti Venerdì alle ore 9 all’Hotel Albornoz si terrà l’iniziativa: << Ricordare per non dimenticare, Importantissimo per voi giovani ricordare che cosa è stato l’Olocausto>>. A proporre l’iniziativa per la “Giornata della Memoria” all’A.N.P.I. un gruppo di studenti del Liceo Classico, Socio-Psico-Pedagogico e Linguistico "Pontano-Sansi-Leonardi" di Spoleto. Per l’A.N.P.I di Spoleto il ricordo delle innocenti vittime dell'Olocausto, l'immane tragedia perpetrata dai nazisti che ha provocato, per deliranti motivazioni, la scomparsa di oltre 15 milioni di persone nel Mondo e della Shoah, tra le quali oltre 6 milioni di persone di origine ebraica e tutte le vittime, ha valore, non solo come doveroso e simbolico omaggio alle vittime, ma anche come attuale dovere di rispetto verso tutte le persone e necessità della cultura democratica. Interverrà con una relazione storica sulla persecuzione degli ebrei in Italia il partigiano novantatreenne spoletino Gian Paolo Loreti, Presidente della Sezione A.N.P.I. di Spoleto “P. Martinelli”, decorato croce di guerra al Valor Militare, giò componente della Brigata partigiana “E. Melis” di Spoleto, che racconterà ai ragazzi anche i suoi ricordi personali del periodo. Loreti sarà presentato da Alessandro Ciamarra, Segretario della Sezione. Al termine dell’intervento sarà proiettato un filmato originale dell’epoca, girato da cineoperatori americani nei campi di concentramento europei per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, conservato nell’Archivio Nazionale di College Park, nel Maryland. Nella prosecuzione della mattinata gli studenti guarderanno il film “La Corrispondenza” di Bernardo Bertolucci ed avranno un dibattito sull’informazione e sulla rete. L'A.N.P.I. di Spoleto ricorda alla cittadinanza il programma d’iniziative organizzato dal Comune di Spoleto per la "Giornata della Memoria" nei giorni del 26 e del 27. foto: Ansa di Alessandro Di Meo, Aprile 2015, il partigiano Gian Paolo Loreti a Montecitorio per i 70° della Repubblica insieme al Presidente della Repubblica Mattarella su proposta della Presidente della Camera Boldrini e del Senato Grasso