giovedì 21 aprile 2011

IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI RISPONDE ALL’APPELLO DI ARTICOLO 21 E LIBERTA’ E GIUSTIZIA:


A S S O C I A Z I O N E  N A Z I O N A L E  P A R T I G I A N I  D I T A L I A
C O M I T A T O N A Z I O N A L E



IL PRESIDENTE NAZIONALE DELLANPI RISPONDE ALLAPPELLO DI ARTICOLO 21

E LIBERTA E GIUSTIZIA:



E  l’ora  di  una  compatta   manifestazione  di  resistenza,   un  grande   sussulto  di orgoglio, un forte impegno  a difesa dei valori della nostra Repubblica democratica.


Ci avevano abituati (ma non rassegnati) al continuo disprezzo delle regole ed era già grave. Ma ora si sta passando (e forse si è già passato) ogni limite. I continui attacchi alla Costituzione ed alle Istituzioni di garanzia, che provengano dall’alto o si presentino come iniziative individuali (alle quali, peraltro, molti non credono) non solo creano un clima sempre più deteriore, ma fanno precipitare il sistema di regole fondamentali garantite dalla Costituzione verso una pericolosa deriva.


Le   più   recenti   manifestazioni  (gli  insulti  alla  Magistratura  ed  alla  Corte  Costituzionale, l’insofferenza verso il Presidente della Repubblica, la proposta di abrogazione della XII disposizione transitoria, così come il progetto di riforma, nientemeno, dall’art. 1 alla Costituzione) non possono essere  più  tollerate   e richiedono una  compatta   manifestazione di  resistenza,  un  grande sussulto di  orgoglio, un  forte  impegno di  tutti  a difesa  dei  valori  cui  si  fonda  la  nostra  Repubblica democratica.


Si sveglino  le coscienze  inquiete. Bando ad ogni rassegnazione. Si facciano  sentire  le voci di quanti,  in  silenzio,  trovano insopportabile una  situazione del  genere.  Si faccia, insomma, sentire, con forza una volontà popolare unitaria di rigetto di questo pericoloso tentativo di spingerci verso soluzioni autoritarie e populiste.


A tutti chiediamo un maggior impegno nella vita di tutti i giorni, nello svolgimento delle singole funzioni  della vita democratica, ma anche nei grandi momenti   della vita del nostro Paese. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, è l’occasione per levare alto un grido  di ripulsa e di protesta,  e al  tempo  stesso  di  impegno.  Da tutte le piazze dItalia emerga con chiarezza la forza della democrazia e la volontà popolare di salvaguardarla, proprio nel momento in cui ricordiamo i tanti caduti per la Libertà, che certo non sognavano un Paese come questo.
Roma, 21 aprile 2011
IL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI Carlo Smuraglia




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